TECAR TERAPIA: SAI COSA E’ ?

T.E.CA.R. sta ad indicare Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo ovvero il modo in cui la Tecar-terapia trasferisce energia ai tessuti.

Sinonimi possono essere “diatermia da contatto”, “diatermia a radiofrequenza” o “diatermia capacitiva resistiva”.

Come dice già il nome la Tecarterapia è una terapia che agisce somministrando energia ai tessuti e le parole Capacitiva e Resistiva stanno ad indicare le modalità con cui può essere effettuata questa somministrazione.

Gli effetti biologici prodotti dalla tecarterapia sono fondamentalmente 3:

  • Effetto chimico: si ipotizza che la tecar porti ad una normalizzazione del potenziale di membrana, gli scambi cellulari tendono ad alterarsi in stati infiammatori;
  • Effetto termico: durante l’applicazione di tecarterapia c’è un richiamo di sangue nella regione trattata. Inoltre stimola il metabolismo delle fibre collagene e favorisce il rilassamento muscolare. Questo corrisponde a un aumento del microcircolo locale e di calore. Il calore oltre che curativo è molto piacevole e rilassante, tanto che spesso alcuni pazienti si addormentano.
  • Effetto meccanico: l’effetto termico produce un effetto meccanico indotto importante, anche attraverso la vasodilatazione delle strutture del sistema vascolare provocate dall’iperemia.

Le modalità di utilizzo sono:

  •  Tecarterapia modalità capacitiva, rilascia più energia nei primi strati sotto l’elettrodo, efficacie sui tessuti molli e superficiali (muscoli, sistema vascolare e linfatico, etc.)
  • Tecarterapia modalità resistiva, rilascia più energia nei tessuti ad alta impedenza (cioè che lasciano passare minor energia), per questo è utilizzata per applicazioni sui tessuti ossei, cartilaginei, tendinei, aponeurotici.

Semplificando il concetto possiamo dire che con il sistema capacitivo avremo una distribuzione dell’effetto terapeutico immediatamente sotto l’elettrodo mentre con il sistema resistivo avremo una distribuzione dell’effetto terapeutico più in profondità.

Inoltre è possibile trattare i tessuti mentre questi sono stimolati dagli elettrodi, abbinando quindi la tecarterapia con la massoterapia, la terapia manuale, la terapia mio-fasciale e riabilitazione funzionale.

I benefici e i meccanismi fisiologici della Tecarterapia sono molteplici:

  • Miglioramento dell’afflusso arterioso con incremento dell’apporto di sostanze nutritizie ed ossigeno (riduzione delle tensioni muscolari)
  • Miglioramento del deflusso venoso linfatico con più efficiente espulsione di tossine e cataboliti (riduzione dell’infiammazione)
  • Miglioramento dell’equilibrio di membrana di tutte le cellule presenti nell’area trattata Aumento del metabolismo
  • Potenziamento e sinergia con principi attivi che si vogliono veicolare come trattamenti topici

Bisogna sottolineare che l’utilizzo della Tecarterapia deve essere il più preciso e specifico possibile.

Precisiamo infatti che innanzitutto deve esserci la diagnosi medica della patologia, dei tessuti coinvolti e della fase di malattia.  Infatti una volta individuato il tessuto target, origine dei sintomi o della disfunzione, solo allora si decide quale modalità e quali accessori è più opportuno utilizzare.

Il fisioterapista avendo chiara la diagnosi e gli effetti biologici della tecar può eseguire il programma terapeutico. Quindi privilegiare uno degli effetti in base alla fase terapeutica, acuta, sub acuta o cronica.

 

Indicazioni

La tecarterapia può coadiuvare il trattamento di diverse patologie come ad esempio l’artrosi, il mal di schiena, le cervicalgie, le tendiniti, le contrratture muscolari, la fascite planntare.

Può essere un valido supporto nel trattamento delle contratture muscolari e nel trattamento sintomatico della fibromialgia.

In traumatologia trova applicazione nella facilitazione del riassorbimento degli ematomi e nella biostimolazione delle lesioni muscolari e nel recupero post frattura. Anche le fibrosi che possono verificarsi a seguito di traumi, sono un altro campo di applicazione della tecarterapia. 

E’ possibile eseguire tecarterapia anche quando sono presenti mezzi di sintesi come ad esempio protesi metalliche.

Va sottolineato che nelle patologie in fase acuta, la tecarterapia può essere applicata vantaggiosamente impostando i parametri in modo da non avere un incremento termico.

 

Controindicazioni

Come tutti gli elettromedicali, anche la tecarterapia presenta delle controindicazioni assolute, per le quali il trattamento non deve essere effettuato per nessun motivo, e delle controindicazioni relative dove a seconda dei casi o del distretto specifico da trattare, il fisioterapista può eseguire l’applicazione.

Di seguito approfondiremo nel dettaglio questi aspetti iniziando dalle controindicazioni assolute 😉

CONTROINDICAZIONI ASSOLUTE PER LA TECARTERAPIA

Le controindicazioni assolute per il trattamento di tecarterapia sono principalmente 4:

  • pazienti affetti da neoplasie, o che sono stati affetti da tale patologia negli ultimi 10 anni: il motivo che impedisce assolutamente di effettuare l’applicazione a questo tipo di persone è l’ipotetico rischio che lo stimolo biologico della tecar possa stimolare un’eventuale presenza di cellula tumorale. Questo avvenimento, è solo teorico, non è mai stato studiato perché il rischio a cui sarebbero sottoposti i volontari per l’esperimento sarebbe eccessivo.
  • Pazienti in stato di gravidanza: anche in questo caso si teorizza che lo stimolo biologico indotto dalla tecar potrebbe influenzare la crescita del bambino. Il comitato etico non permetterebbe mai di effettuare delle applicazioni di prova con il rischio, seppur minimo, di portare delle malformazioni al futuro bambino, quindi nel dubbio si preferisce non rischiare.
  • Pazienti in età pediatrica: si tratta di tessuti in continuo accrescimento, e nel dubbio che lo stimolo biologico possa alterare tale crescita si preferisce vietare assolutamente le applicazioni. Inoltre, nel caso dei bambini, avendo un tessuto già fortemente stimolato dalla normale crescita, sarebbe poco rilevante indurre un altro stimolo esterno.
  • Pazienti portatori di pacemaker o qualsiasi altro device non scollegabile dal corpo: come ad esempio il device utilizzato dai diabetici per l’insulina. Il campo elettromagnetico della tecarterapia potrebbe interferire con i device, e nel caso di pacemaker, qualora si creassero delle alterazioni di funzionamento si rischierebbe di mettere in gravi condizioni il paziente. Per questo motivo è assolutamente vietato.
  • Pazienti che soffrono di epilessia.

Le controindicazioni RELATIVE sono diverse, per questo ne elencheremo alcune:

  • Pazienti in stato influenzale e/o febbrile: sono pazienti con uno stato fisico alterato, e un eventuale stimolo biologico indotto dall’esterno potrebbe portare più disagi che benefici.
  • Pazienti portatori di protesi: alcune protesi, in particolare quelle utilizzate in passato, sono altamente conduttive. Questa situazione rientra nelle controindicazioni relative perché se il paziente ha subito un intervento di protesi al ginocchio ma deve effettuare un’applicazione di tecarterapia alla spalla non c’è alcun problema nel trattamento.
  • Pazienti con patologie dermatologiche: bisogna valutare il tipo di patologia dermatologica, e nel dubbio il fisioterapista si confronta con il medico che ha prescritto le applicazioni di tecar.
  • Pazienti con ferite aperte: eseguire un trattamento di tecarterapia su una cicatrice non completamente chiusa potrebbe aumentare il rischio di infezione. Allo stesso tempo, effettuare tecarterapia nei distretti limitrofi non causerebbe alcun problema alla ferita.
  • Pazienti con diabete o patologie che alterano la sensibilità cutanea: il trattamento di tecarterapia include il feedback del paziente per una buona riuscita del trattamento. Viene infatti richiesto dal fisioterapista, più volte nel corso dell’applicazione, quanto calore avverta il paziente. Ma se la persona ha dei problemi di sensibilità cutanea non può riportare un feedback veritiero al terapista.
  • Pazienti con alterazione della sensibilità superficiale e che non sono in grado di percepire l’aumento del  livello di calore sulla pelle.
  • Pazienti psichiatrici che possono avere comportamenti o compiere azioni che metta in pericolo la loro incolumità durante il trattamento.

Per approfondire leggi anche fisioterapiaitalia.com/tecnologie/tecarterapia